Lo scorso 24 febbraio, con l’aggravarsi delle tensioni tra Russia e Ucraina, l’oro ha subito un’inversione di tendenza sfondando i 1850 $/oz. Da qui si è innescato un vero e proprio rally, che lo ha portato oltre i 2000 $. Il contesto incerto e altamente volatile ha posto l’oro al centro degli investimenti in cui rifugiarsi.

Dopo il rally però, molti si chiedono se valga ancora la pena guardare a questo tipo di investimento: We Wealth sottolinea che l’investitore non può limitarsi alla mera protezione di capitale. Il fine ultimo dev’essere comunque generare rendimento

Il più recente Report di Word Gold Council mostra tuttavia come un sempre maggior numero di investitori decida di puntare sul metallo giallo per generare rendimento: nel campione di investitori analizzato, un cospiquo 30% sceglie il metallo giallo per generare una rendita, al di là della funzione di bene rifugio (World Gold Council).  

Secondo il nostro responsabile dell’Ufficio Oro da Investimento Andrea Sirtori, infranta la barriera dei 1950 $ l’oncia c’è da aspettarsi un ulteriore rally. Aspettativa, questa, in linea con quella di Stefano Gianti di Swissquote, che vede nel protrarsi del conflitto – e in generale delle tensioni internazionali - una leva di aumento di prezzi destinata a spianare la strada verso nuovi massimi storici.

Siamo online su “Come proteggere il patrimonio e guadagnare con oro” di We Wealth. Nell’articolo è analizzato tutto quello che c’è da sapere per puntare sul bene rifugio per eccellenza, in una fase ad altissima volatilità causata del conflitto in Ucraina e delle banche centrali in manovra.

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