Partiamo dal grafico daily dell’oro in euro:

Dopo i recenti massimi, 1164€ (37,42€/g),fatti segnare ad inizio marzo, il metallo giallo sta vivendo una fase di debolezza che lo sta portando a ritracciare fino alla precedente resistenza posta in area 1050€ (33,76€/g).
La fase di ipercomprato che si era creata sta rientrando e gli oscillatori si dirigono verso la zona di ipervenduto.
Il target di questo movimento, se dovesse essere un pullback, potrebbe essere intorno ad area 1050, dove i prezzi dovrebbero prendere forza e riprovare ad attaccare area 1100€ (35,4€/g) prima e i massimi relativi poi in area 1164€.Qualora invece i prezzi dovessero scendere sotto tale soglia(1050) un primo supporto si troverebbe poco più in giù in area 1025€ (33€/g).

Oro $:

Per i prezzi quotati in dollari notiamo subito come il calo di questi gg sia stato meno pronunciato rispetto al fratello in euro, complice proprio il cross Eur/Usd che salendo ha frenato appunto la discesa delle quotazioni.
Il ritracciamento in atto dovrebbe trovare un supporto in area 1200$ da dove potrebbe formarsi una fase accumulativa che dovrebbe portare i prezzi a creare una buona base da dove ripartire.
Al rialzo, le resistenze più vicine sono rispettivamente 1250$ prima e i recenti max in area 1280$ dopo. La rottura dei massimi porterebbe immediatamente a testare la cifra tonda dei 1300$.
Al ribasso troviamo la prima area supportiva rappresentata da 1150$-1190$, rotta la quale i prezzi potrebbero accelerare al ribasso fino a 1100$.

Argento Eur:

Discorso un po’ più complesso per quanto riguarda le quotazioni dell’argento. Il metallo essendo usato in maniera maggiore rispetto all’oro in vari campi industriali risente maggiormente dei rallentamenti economici in atto soprattutto in Cina ed Europa. In questo contesto l’argento va a sovraperformare o sottoperformare il cugino nobile a seconda del contesto di mercato.
Tecnicamente i prezzi hanno rotto al ribasso il supporto posto a 13.5€. Questo ha portato i prezzi ad accelerare fino ad arrivare in area 13€, dopo la rottura della trend line passante per 13,2€.
Nel breve termine si potrebbero rivedere anche i minimi del 2015 in area 12,5€.
Un eventuale ritorno sopra i 13,5€ proietterebbe i corsi verso i recenti max in area 14/14,5€.

Argento Usd:

Per le quotazioni in dollari vale lo stesso discorso fatto per l ‘oro. La forza del cross ha frenato la caduta dei prezzi. Al ribasso il primo supporto si può trovare in area 14,5$ che rappresenta la parte superiore del canale di accumulazione di fine anno 2015. Al rialzo invece la prima resistenza è rappresentata da 15,5$ e successivamente da area 16. Nel breve termine l’area supportiva dovrebbe rappresentare un buon punto di ingresso per entrare long.

Cross Eur/Usd:

Infine analizziamo il grafico dell’eur/usd. Tecnicamente la struttura del cross si è andata via via rafforzando man mano che sul mercato passava l’idea di una frenata da parte della Fed nel percorso iniziato alla fine del 2015 di rialzo dei tassi. Questo leitmotiv condizionerà sicuramente la restante parte dell’anno.
A dati macro americani buoni i mercati prezzeranno un rialzo tassi più vicino e a dati macro modesti o negativi prezzeranno un rialzo tassi più lontano o un non rialzo.
Nel breve termine il cross potrebbe scontrarsi ancora con l’area di resistenza posta a 1,14 oltre la quale si aprirebbero spazi di salita fino ad area 1,16. Dall’altro lato il supporto più vicino potremmo porlo in area 1,12. La rottura di tale area, aprirebbe spazi di discesa fino ad area 1,10.