Questo emerge dai verbali delle ultime minute della riunione tenutasi il 26/27 luglio 2017. Il Fomc ha deciso di aspettare di raccogliere ancora altri dati prima di decidere. Nell’ultima riunione è emersa laq volontà di lasciare aperta la porta a un rialzo entro la fine dell’anno. Alcuni membri erano a favore addirittura di alzare il costo del denaro già a Luglio. La prossima riunione del Fomc, il braccio monetario della Banca centrale Usa, si terrà il 20 e il 21 settembre, mentre la presidente, Janet Yellen, parlerà in pubblico già il 26 agosto al meeting di Jackson Hole. Molti osservatori credono che il momento opportuno per agire sarà proprio settembre, perché l'appuntamento di novembre del Fomc coincide con le elezioni presidenziali, mentre a dicembre appare abbastanza improbabile che la Fed agisca sui tassi con il nuovo presidente appena insediato. Dai verbali emerge che i rischi nel breve termine per l'economia statunitense "sono diminuiti" e "l'attività economica si dovrebbe espandere ad un ritmo moderato" mentre il mercato del lavoro "si rafforzerà". L'inflazione negli Usa "dovrebbe rimanere bassa" nel breve termine per poi salire intorno al 2% "nel medio termine". Immediata la reazione sul mercato valutario e dei preziosi in un primo momento il cross Eur/Usd si è portato in area 1.124 per poi risalire guadagnando più di mezza figura fino a 1.1316. Stesso discorso per i preziosi che in un primo momento perdevano terreno con l’apprezzarsi del dollaro, per poi rafforzarsi con il suo deprezzamento. Dopo le minute, le probabilità di rialzo dei tassi misurate con i Fed Funds sono intorno ad un 50% a dicembre.