Il recente rapporto dell'International Panel on Climate Change (IPCC) - il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, istituito nel 1988 dalla World Meteorological Organization (WMO) e dallo United Nations Environment Programme (UNEP) - è stato sicuramente incontrovertibile e il più allarmante rapporto di sempre. Esso descrive in dettaglio lo stato del nostro pianeta e le conseguenze distruttive dell'attività umana, riscaldando e destabilizzando il clima a livelli pericolosi. La necessità di azioni di mitigazione è quindi urgente poiché catastrofici sarebbero gli impatti del mancato intervento. La società deve iniziare subito a optare per scelte più responsabili, in primis attraverso lo stop all’utilizzo dei combustibili fossili.

Cosa c’entra l’oro in questo contesto? Può il metallo giallo svolgere un ruolo significativo e contribuire alla transizione verso un futuro Net Zero carbon? L’oro è un alleato per gli investitori che lottano per adattare le loro prospettive di investimento a politiche che mitighino i rischi legati al clima?

In altre parole: l'oro può fare la differenza di fronte al cambiamento climatico?

A queste e simili domande hanno provato a dare risposta i ricercatori del World Gold Council.

Il World Gold Council, per esempio, è arrivato ad una migliore comprensione dell'impronta di carbonio complessiva dell'oro. Questa non è grande - intorno allo 0,3% delle emissioni globali annue - né di certo insignificante, soprattutto se si considera l'intensità delle emissioni di oro su base volumetrica. Questo poi ha permesso di approfondire ed esaminare nello specifico le fonti di emissioni, quasi tutte emanate dall'estrazione dell'oro e, più specificamente, dall'uso di elettricità nelle miniere.

Avere una migliore comprensione di come si impatta nell’ambiente consente ovviamente di agire per ridurre i consumi, gli sprechi e le emissioni: ad esempio attraverso la riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili per la produzione di energia elettrica utile all’estrazione. La maggiore accessibilità e convenienza delle rinnovabili sono la chiave per consentire ai minatori d'oro di raggiungere questo traguardo: la caduta dei costi e lo sviluppo delle tecnologie dovrebbe essere i principali driver per supportare l'ampliamento delle soluzioni disponibili per l’industria mineraria.

Per esaminare cosa la decarbonizzazione delle miniere possa significare, il WGC ha analizzato oltre 150 miniere d'oro in 31 paesi (ovvero il 57% circa della produzione mondiale): questo ha permesso di misurare gli impatti della riduzione delle emissioni di azioni specifiche – e.g. sostituzione dei combustibili – e i cambiamenti nel più ampio panorama energetico. Quantificare i probabili impatti di questi fattori, in tandem con il previsto esaurimento delle riserve e il calo della produzione nelle miniere più vecchie e a più alta emissione, ha portato a concludere che la capacità dell'estrazione dell'oro di ridurre le sue emissioni su larga scala è ampiamente in linea con gli obiettivi climatici di Parigi. Un'opportunità che aprirà ulteriori opportunità e offrirà benefici a un gruppo più ampio di stakeholder, come chi sceglie di acquistare oro.

 

 

Effetti collaterali positivi

Forse vale anche la pena notare che il passaggio a fonti di energia più pulite può avere impatti benefici oltre la mera decarbonizzazione del sito minerario. In molti casi, l’utilizzo di energia in tali zone del globo consentirebbe di portare energia pulita alle località e comunità che altrimenti non vi avrebbero accesso. Questo non solo ha il potenziale per sostenere una transizione energetica più equa, ma può avere anche un impatto sullo sviluppo rurale, sostenendo ad esempio la crescita imprenditoriale e i servizi.

Passando dalla miniera al mercato, come attività di investimento (sotto forma di oro fisico da investimento o strumenti garantiti da oro come gli ETF), non sono associate ulteriori e significative emissioni di gas serra: ciò significa che decarbonizzare le miniere consente di rendere più green anche i prodotti da investimento. In prospettiva il Net Zero Gold diventa così possibilità realizzabile.

 

Fonte: WGC

 

 

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