Draghi, allineandosi al copione standard, durante la conferenza stampa ha dichiarato che il Quantitative Easing proseguirà almeno fino a marzo 2017 evidenziando come, se sarà ritenuto necessario, non vi saranno dubbi sulla volontà di agire e sull’effettiva capacità di poterlo fare da parte della BCE. Nessuna novità importante è quindi emersa da questo ultimo meeting della BCE: probabilmente tutto rimandato a fine anno.

La reazione sui mercati è stata quella che ci si poteva attendere da una situazione come quella in questione: le Borse sono scese in maniera decisa per poi recuperare in chiusura parte delle perdite, mentre il cambio EurUsd si è subito apprezzato non riuscendo però a mantenere a lungo i livelli raggiunti. Sul fronte preziosi, l’oro dopo una prima fase interlocutoria ha preso la via dei ribassi seguendo la via dell’cross eur/usd. Stessa sorte per l’argento.