Dopo la parentesi ribassista della scorsa settimana, il mercato dell’oro sembra finalmente risvegliarsi. Segnali incoraggianti per il gold future con scadenza agosto 2025, che torna a testare la soglia dei 3.300 dollari l’oncia.

Nonostante il quadro di breve periodo resti piuttosto contrastato, la tenuta del supporto dinamico precedente potrebbe riportare le quotazioni dell’oro verso i 3.360-3.370 dollari.

 

https://goldprice.org/gold-price-chart.html

 

Continua la guerra dei dazi 

 

Massima attenzione ai negoziati tra gli USA e i loro partner commerciali, con il presidente Trump deciso ad ampliare la guerra dei dazi.

Mercoledì 9 luglio una nuova stoccata da parte del tycoon: dazi del 50% su prodotti di rame importati negli Stati Uniti, in aggiunta a un’imposta del 50% sui beni provenienti dal Brasile. Entrambi i provvedimenti entreranno in vigore dal primo agosto, a meno che non vengano raggiunti accordi commerciali. 

Ulteriori avvisi tariffari sono stati imposti giovedì 10 luglio a sette partner commerciali minori, che si aggiungono ai 14 paesi già colpiti all’inizio della settimana. Nel mirino di Trump anche Corea del Sud e Giappone, con dazi del 25% in vigore dal primo agosto - salvo, s’intende, il raggiungimento di un’intesa tra le parti. 

Trump si dice ottimista sui colloqui con Cina e Unione Europea, affermando che il mercato si dimostra sempre più resiliente ai “colpi di dazi” sferrati dalla Casa Bianca. 

Eppure il dollaro accusa perdite dello 0,3%, mentre il rendimento dei titoli di Stato USA a 10 anni è calato dai massimi delle ultime tre settimane.

 

Taglio dei tassi: nessun segnale dalla Federal Reserve

 

Temporeggia la Banca centrale statunitense in materia di taglio dei tassi. I verbali della riunione del 17 e 18 giugno indicano soltanto un paio di funzionari favorevoli all’allentamento della politica monetaria nel mese corrente; la maggior parte propende per un taglio nel corso dell’anno. Troppe le preoccupazioni legate alla politica tariffaria di Trump, che rischia di innescare pressioni inflazionistiche nel mercato domestico. 

Il Federal Open Market Committee ha votato all’unanimità per mantenere i tassi invariati nella riunione di giugno. Il prossimo incontro in tema di politica monetaria è previsto per il 29 e 30 luglio. 

L’oro ha generalmente una relazione inversa con il dollaro USA e i tassi d’interesse. Quando i rendimenti aumentano, gli asset fruttiferi attirano gli investitori più dell’oro, che non offre rendimento.

Proprio questa dinamica ha contribuito a mantenere il bene rifugio sottotono nelle recenti sessioni

 

Fonti: 

L'oro guadagna terreno e il dollaro in negativo

Il dollaro perde potere a causa dei dazi