In determinati momenti di mercato c’è una correlazione positiva tra le varie asset class, quando salgono le azioni salgono anche i bond e le materie prime. In altre, la correlazione può essere negativa ovvero quando salgono le azioni scendono i bond e viceversa. Altri ancora dove scendono bond e azioni ma i metalli preziosi salgono. Questi momenti sono generalmente dominati da sentimenti contrastanti sui mercati finanziari: incertezza, paura, politiche economiche da parte delle banche centrali poco chiare.

In questo contesto c’è chi vende, azzerando la propria esposizione sui mercati, chi preferisce stare liquido o chi come tanti difendere il proprio portafoglio andando ad acquistare asset sganciati dal ciclo economico in essere, asset in grado appunto di proteggere il capitale in situazioni dove bond e azioni potrebbero fallire. L’asset per eccellenza che adempie a questo compito è l’oro.

Vediamo, con l’aiuto dei grafici, come si è comportato nelle ultime settimane, se messo in relazione con l’indice azionario guida a livello mondiale (SP 500):

Come si evince dai grafici, le azioni hanno perso tantissimo terreno a fronte di rialzi da parte del metallo giallo. La correlazione tra le due classi di investimento è negativa. L’oro in queste fasi di mercato genera un extra rendimento rispetto al trend sottostante del metallo, proprio perché suscita interesse per la peculiarità di essere decorellato dagli altri asset. Attualmente i prezzi si stanno un po’ sgonfiando, dopo il recente rally, salutare un pull back per la prosecuzione del trend rialzista. Il Supporto più vicino si trova in area 1200$. Se questo prezzo venisse rotto al ribasso si aprirebbero spazi per una prosecuzione delle vendite fino ad area 1100$, punto dal quale è partito il recente movimento. Al rialzo sono da monitorare i recenti max, 1260$, se dovesse rompere al rialzo questa zona resistenziale, ci potrebbero essere buone chance di vedere i prezzi a 1300$.