Continua l’assalto al bene rifugio da parte degli investitori, sempre più turbati da un clima geopolitico incerto e dalla possibilità concreta che la Banca Centrale Statunitense (Fed) tagli i tassi d’interesse entro la fine del mese. Così, mentre sulla sponda opposta dell’Atlantico il mercato del lavoro mostra segni di debolezza, l’oro vola verso nuovi massimi storici.

In un clima di crescente instabilità il World Gold Council, associazione industriale delle principali aziende minerarie aurifere, porta avanti un progetto a dir poco rivoluzionario. Scopriamo insieme di cosa si tratta. 

 

Pooled gold interests: una novità WGC

Nonostante l’interesse manifesto degli investitori verso il bene rifugio per eccellenza, il World Gold Council teme che la praticità delle criptovalute possa mettere in secondo piano il metallo prezioso. L’oro guadagna, sì, ma non genera rendimento: per questo rimane un asset statico per le banche. 

David Tait, amministratore delegato di World Gold Council, ha illustrato al Financial Times tutti i vantaggi dell’oro digitalizzato. Questo nuovo formato farebbe sì che i benefici offerti dai prodotti finanziari possano essere impiegati anche nel mercato aurifero, permettendo ai gestori patrimoniali di tutto il mondo di guardare al metallo giallo con occhi diversi. 

Il prezzo dell’oro ha raggiunto livelli record la settimana scorsa, ed è raddoppiato negli ultimi tre anni. Una digitalizzazione del bene rifugio consentirebbe agli istituti bancari di attingere all’oro per coprire richieste di margine e garanzia, generando guadagno

La nuova unità digitale, chiamata pooled gold interests (PGI), permetterebbe a banche e investitori di acquistare e vendere quote frazionate di oro fisico detenuto in conti segregati.

I precedenti tentativi di creare stablecoin garantite dall’oro non hanno riscosso successo: Tether Gold e Pax Gold, le due stablecoin auree di maggior successo, gestiscono rispettivamente 1,3 miliardi e 1 miliardo di dollari. Una frazione minima rispetto ai circa 400 miliardi di dollari detenuti dagli ETF garantiti dall’oro. 

 

Oro digitale: come funziona e perché potrebbe rivoluzionare il mercato 

Il mercato dell’oro di Londra, detto “Loco London”, è il più importante hub mondiale per il commercio di oro fisico, sostenuto dalle riserve di banche commerciali come HSBC e JPMorgan e dalla custodia della Banca d’Inghilterra. Nel vasto mercato all’ingrosso le operazioni vengono gestite direttamente tra le parti interessate (oro allocato e oro non allocato), senza l’ausilio di una controparte centrale. 

L’oro allocato comprende i lingotti fisici custoditi in caveau e assegnati a uno specifico titolare: ogni barra ha un numero di serie, un peso e una finezza ben determinati. La regolazione dell’oro allocato permette il trasferimento di proprietà di lotti specifici, assicurando il possesso del metallo e la protezione dal rischio di credito delle banche depositarie. 

L’oro non allocato si riferisce invece a un credito che il titolare detiene nei confronti dell’ente, per una certa quantità di oro. In questo caso non esistono lingotti specifici, ma soltanto un diritto contrattuale sul metallo prezioso depositato presso quell’istituzione. Il rischio di credito dell’ente detentore del conto viene controbilanciato da una maggiore liquidità garantita da mercati più ampi, con regolamenti poco complessi. 

La proposta del WGC propone una terza tipologia di transazione, pensata per facilitare la negoziazione e l’utilizzo dell’oro anche come garanzia nei mercati finanziari. Il PGI consentirà a banche e investitori di acquistare e vendere la proprietà frazionata di oro fisico custodito in conti segregati, includendo i principali istituti bancari e le società di trading come comproprietari dell’oro sottostante. 

Il modello sarà testato da un piccolo gruppo di “partecipanti core” che co-detengono oro in caveau specializzati. I partecipanti core emettono i PGI, che rappresentano gli interessi beneficiari nella co-proprietà dei lingotti d’oro. 

Una volta emessi, i PGI possono essere detenuti dai partecipanti core oppure essere estesi a un gruppo più ampio di partecipanti, che possono farsene carico per conto proprio o distribuirlo come asset a clienti terzi, inclusi istituti bancari e investitori istituzionali. 

Oltre a detenere il titolo legale dei lingotti e ad emettere i PGI, i partecipanti core saranno responsabili della custodia e della gestione congiunta del metallo prezioso.

Ogni volta in cui i lingotti vengono aggiunti o ritirati dal sistema, questo riequilibra automaticamente i diritti di proprietà e il numero di PGI in circolazione. 

Questo permette di effettuare transazioni in oro tramite il trasferimento dei PGI, senza necessità di spostare fisicamente i lingotti

L’oro fisico assumerebbe caratteri più liquidi e flessibili, e potrebbe essere usato come collaterale nei mercati finanziari. Permetterebbe inoltre di colmare il cosiddetto “opportunity gap” tra oro allocato e oro non allocato, penalizzati rispettivamente da scarsa flessibilità e dall’assenza di legame con lingotti specifici. 

 

PGI: opportunità e rischi

Alcuni operatori del mercato mostrano un certo scetticismo nei confronti del progetto, poiché i protagonisti del mercato aurifero sono ormai consolidati e decisamente avversi al rischio. 

Adrian Ash, direttore di ricerca presso la piattaforma di trading BullionVault, ha messo in dubbio la possibilità che la digitalizzazione dell’oro possa trovare un impiego effettivo. Secondo le sue recenti dichiarazioni l’oro rappresenta già la classe di asset con le migliori performance. Di conseguenza, i PGI potrebbero portare più problemi che soluzioni: il nuovo strumento digitale potrebbe non essere riconosciuto come collaterale valido in tutti i mercati o le giurisdizioni, e gli adeguamenti normativi potrebbero richiedere tempo. 

Di contro, se l’esperimento di WGC dovesse avere esito positivo, il sistema rappresenterebbe un nuovo pilastro del regolamento dell’oro e della sua gestione. Il metallo prezioso sarebbe inquadrato non solo come bene rifugio, ma come asset funzionale e liquido, sfruttato nel suo pieno potenziale. 

 

Fonti:

Oro digitale nel mercato

Nuova visione sull' oro digitale

Nuova frontiera oro token