Caveat emptor, che potremmo tradurre come "stia in guardia il compratore", è un brocardo dall'origine latina (caveat, avvertimento, ed emptor, compratore) che ben si presta all'attuale momento attraversato dal metallo giallo.

Il recente declino dell'oro, inaspettato ai più, sembrerebbe essere dovuto in larga parte al rialzo dei rendimenti obbligazionari. In effetti, stiamo assistendo ad una situazione caratterizzata da rendimenti in aumento e prezzi in calo. Ma spesso questo evento è anche l'antitesi delle previsioni di inflazione.

Non solo obbligazioni, parliamo anche di dollaro.

USDX ai massimi da quasi un anno. Spiegazione ancor più ovvia della sofferenza del metallo, data la storica correlazione dei due asset. Anche in questo caso, in pochi si aspettavano un dollaro così forte. D'altra parte, l'interrogativo su quanto possa durare è lecito.

Dove cercare le risposte? 

Molto dipenderà dalle politiche dei governi e delle banche centrali. Austerità con economia che stenta a rialzarsi versus rilancio, ma anche inflazione e surriscaldamento.

Posto che l'ottimo si trova spesso nel mezzo, raramente si assiste ad un colpo di bacchetta magica.

In un mercato volatile, in cui si stenta a trovare diversificatori di portafoglio di qualità... beh, caveat emptor!


Fonte: Ross Norman, CEO di Metals Daily